Regime fiscale ordinario
Cos'è?
Il Regime Ordinario della Partita IVA è un sistema fiscale più dettagliato utilizzato da imprese e
professionisti.
A differenza del regime forfettario, offre una maggiore complessità e flessibilità
nella gestione finanziaria. In questo contesto, le entrate e le spese vengono annotate con precisione
per determinare la tassazione da applicare.
Chi può accedere?
In generale, i soggetti che possono accedere al regime ordinario sono:
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Imprese di Diverse Dimensioni: Piccole, medie e grandi imprese possono aderire al
Regime Ordinario.
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Società di Capitali: Le società di capitali, come le SRL (Società a Responsabilità
Limitata) o le SPA (Società per Azioni), spesso scelgono il Regime Ordinario, poiché il Regime
Forfettario non è aperto a questa forma giuridica.
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Professionisti con Attività Complesse: Liberi professionisti, come avvocati,
commercialisti, consulenti, che gestiscono attività più complesse e richiedono una gestione
finanziaria dettagliata possono optare per il Regime Ordinario.
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Attività con Fatturato Elevato: Imprese che superano i limiti di fatturato previsti
per il Regime Forfettario (attualmente 85.000 euro annui in Italia) aderiscono al Regime Ordinario.
Vantaggi
Questo regime fiscale prevede una serie di vantaggi e punti di forza che possono renderlo la scelta
giusta da adottare:
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Flessibilità nella Deduzione delle Spese: nel Regime Ordinario, le imprese possono
godere di una maggiore flessibilità nella deduzione delle spese. Questo significa che è possibile
considerare una varietà di spese aziendali per ridurre l'ammontare delle tasse da pagare.
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Analisi Finanziaria Dettagliata: per le imprese che richiedono una maggiore analisi
finanziaria e una visione più dettagliata delle entrate e delle uscite, il Regime Ordinario offre
gli strumenti necessari per una gestione più approfondita.
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Gestione dei Guadagni Effettivi: la tassazione nel Regime Ordinario si basa sui
guadagni effettivi e sulle reali spese aziendali. Ciò consente un calcolo delle imposte più preciso
e in linea con la situazione finanziaria reale.
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Ampia Gamma di Attività Consentite: il Regime Ordinario è aperto a una vasta gamma
di attività e settori, consentendo a imprese di diversi settori di beneficiare della sua
flessibilità e precisione fiscale.
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Possibilità di Deduzione IVA: le imprese possono dedurre l'IVA pagata sugli
acquisti, contribuendo a ridurre l'onere fiscale complessivo.
Svantaggi
Questo regime fiscale prevede una serie di vantaggi e punti di forza che possono renderlo la scelta
giusta da adottare:
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Complessità Amministrativa: Il Regime Ordinario richiede una gestione finanziaria più
dettagliata, con la necessità di registrare accuratamente ogni transazione aziendale. Questo
comporta un carico amministrativo più elevato, con l'obbligo di conservare documenti dettagliati e
mantenere libri contabili, rendendo il processo più complesso rispetto a regimi più semplificati.
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Adatto a Redditi Stabili: Per le imprese con redditi che fluttuano
significativamente, il Regime Ordinario potrebbe non essere la scelta più adatta, poiché la
tassazione è basata sui guadagni effettivi, rendendo difficile adattarsi a fluttuazioni finanziarie.
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Obbligo di Tenere Libri Contabili: Il Regime Ordinario richiede la tenuta di libri
contabili, una pratica che può essere vista come più complessa rispetto a regimi che non impongono
tale obbligo.
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Nessuna tassazione fissa: A differenza di alcuni regimi, come il Regime
Forfettario, il Regime Ordinario non offre una tassazione fissa che semplifica il calcolo delle
imposte, il che significa che la tassazione potrebbe essere molto alta.
Tassazione
Per individuare il livello di tassazione corrispondente alla propria situazione bisogna innanzitutto
individuare la propria fascia, o scaglione, di reddito. Da esso dipenderà, in ultima istanza, la
determinazione dell'importo che occorre corrispondere.
Andando nello specifico, una delle tasse
previste è l'IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) che è suddivisa, come si vede
nell'esempio, in tre percentuali a loro volta legate a tre scaglioni connessi al reddito del soggetto di
riferimento.
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Imposta sul reddito delle persone fisiche
(IRPEF): Gli imprenditori individuali sono soggetti all'IRPEF sul reddito
derivante dall'attività svolta con partita IVA. Il reddito d'impresa viene tassato al tasso
progressivo delle aliquote IRPEF.
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Imposta sul valore aggiunto (IVA)
: Le aziende soggette al regime ordinario devono riscuotere l'IVA sulle loro vendite e
pagare l'IVA sugli acquisti. La differenza tra l'IVA riscossa e quella pagata è versata al
fisco. L'aliquota IVA può variare a seconda del tipo di prodotto o servizio.
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Contributi
previdenziali e assistenziali: Gli imprenditori devono versare i contributi
previdenziali e assistenziali per la propria pensione e assistenza sanitaria. L'importo dei
contributi varia a seconda del reddito e del regime previdenziale scelto.
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IRAP (Imposta Regionale sulle Attività
Produttive): È un'imposta regionale applicata sul valore aggiunto prodotto
dall'attività d'impresa. L'aliquota e le modalità di calcolo possono variare da regione a
regione.
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Imposta sulle società (se
applicabile): Se l'attività è svolta attraverso una società, potrebbe
essere soggetta all'imposta sulle società invece che all'IRPEF. L'aliquota dell'imposta sulle
società è fissa e attualmente è del 24%.
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Altre imposte e tasse locali: A seconda della località in cui si trova
l'azienda, potrebbero esserci altre imposte e tasse locali da considerare, come l'imposta
municipale e altre tasse comunali.