Contributi lavoatori autonomi
Il calcolo dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi in Italia varia a seconda della
tipologia di attività svolta (ad esempio, artigiani, commercianti, liberi professionisti) e dell'ente
previdenziale di riferimento (INPS, casse previdenziali private). Di seguito, fornirò una panoramica
generale del calcolo dei contributi per le principali categorie di lavoratori autonomi.
Artigiani e commercianti
Gli artigiani e i commercianti sono tenuti a versare i contributi all'INPS (Istituto Nazionale della
Previdenza Sociale).
Base di calcolo
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Reddito annuale: I contributi si basano sul reddito annuale dichiarato ai fini
fiscali.
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Reddito minimale: Anche se il reddito è inferiore a una certa soglia minima
(reddito minimale), gli artigiani e i commercianti devono comunque versare contributi minimi.
Aliquote contributive (2023)
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Aliquota contributiva: Per il 2023, l'aliquota contributiva per gli artigiani e
commercianti è di circa il 24% per i titolari e i collaboratori familiari. Questa aliquota può
variare leggermente di anno in anno.
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Contributo minimale: Il contributo minimale per il 2023 è di circa 3.800 euro
annui, anche se il reddito dichiarato è inferiore al minimale.
Esempio di calcolo
Supponiamo un commerciate con un reddito annuo di 30.00€.
- Contributo minimale: circa 3.800€ annui.
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Contributi aggiuntivo:
- Reddito eccedente il minimale: 30.00 - 16.243 (reddito minimale)
=13.757€
- Contributo aggiuntivo: 13.757 × 24% =3.301,68€
- Totale contributi annui: 3.800 (minimale) + 3.301,68 (aggiuntivo) =
7.101,68€
Liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS
I liberi professionisti senza una propria cassa previdenziale devono iscriversi alla gestione separata
INPS.
Base di calolo
Reddito annuale: i contributi si basano sul reddito annuale dicharato ai fini fiscali.
Aliquote contributive (2023)
L'aliquota contributiva per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata è del 25,72%
(comprende anche un'aliquota aggiuntiva per il finaziaamento dell'assegno di invalidità e altre
prestazioni).
Esempio di calcolo
Supponiamo un libero professionista con un reddito annuo di 50.000€
Contributo
totale:
-Reddito annuo: 50.00€
-Contributo 50.00 × 25,72% =12.860€
Liberi professionisti con cassa previdenziale
Alcuni liberi professionisti, come avvocati, ingegneri, architetti, ecc. sono iscritti a casse
previdenziali private (ad esempio: Cassa Forense, Inarcassa).
Base di calcolo e aliquote contributive
Ogni cassa previdenziale ha le proprie regole per il calcolo dei contributi, che solitamente
includono:
- Contributo soggettivo: calcolato come una percentuale del reddito personale dichiarato.
- Contributo integrativo: calcolato come una percentuale del fatturato, solitamente intorno al
4%.
- Contributo di maternità: fisso, stabilito annualmente dalla cassa di appartenenza.
Esempio di calcolo (cassa Forense)
Supponiamo un avvocato con un reddito professionale di 70.000€ e un fatturato di 80.000€.
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Contributo soggettivo:
- Aliquota: 14% del reddito personale.
- Contributo: 70.000 × 14% = 9.800€
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Contributo integrativo:
- Aliquota: 4% del fatturato.
- Contributo: 80.000 × 4% = 3.200€
- Contributo di maternità: supponiamo un contributo fisso di 200€
- Totale contributi annui: 9.800 + 3.200 + 200 = 13.200€